rosso. Era una donna
sulla cinquantina, enormemente grassa, con una grossa testa su cui si
erano già fatti radi i capelli: il suo corpo non aveva più forma
precisa, umana, femminile: era una massa di grasso, spalle larghissime,
petto e ventre riuniti, fianchi amplissimi, braccia corte e goffe, mani
rotonde, rossastre, dalle dita fiacche che si muovevano intorno ai ferri
della calza. Anche il volto della donna, grosso, gonfio, con un doppio
mento, con le guancie che affogavano il naso e i già piccoli occhi, era
di un brutto colore vinoso, a chiazze: una espressione dura,
indifferente, si distendeva su quel viso. Quando la donna udì rumore di
passi, guardò verso la porta, senza curiosità, e crollò leggermente la
testa, avendo riconosciuto la donna che entrava. Costei si accostò alla
tavolaccia che, insieme a due sedie zoppe, formava il solo