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sapeva resistere a lei. Tre volte è fuggita; tre volte è tornata. Alla terza, il giudice non ha avuto la forza di vivere, con lei; vi è stato due mesi, soffrendo mille morti; stamane, all’alba, si è buttato dalla finestra.
— È morto?
— Sul colpo, sembra. Ma non se ne sono accorti, che due ore dopo: egli è caduto nel giardino dello Splendore. La moglie dormiva profondamente e non ha udito nulla. È ancora lì, non l’hanno tolto: ma io non ho avuto il coraggio di mettermi alla finestra.
— Non uno è scampato, non uno, in questo palazzo! — balbettò, sgomenta, suor Giovanna della Croce.
— Non uno! Ah, che il mio Errico non aveva fatto nulla di male, per essere così punito, e io, io che non ho avuto bene, per lui? Questa ragazza,