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tre volte, ma ridiventò pazza. Donna Maria era una buona signora....

— Sì: era buona.

Un lugubre silenzio regnò fra le due donne. La monaca pareva oppressa, accasciata, piegata in due, verso la tavola: la salernitana si teneva la testa fra le mani, almanaccando dolorosamente sul proprio destino.

— Ah, suora mia, non ho mai mancato di coraggio, ma ora sono per terra. Quel figlio, quel figlio! Come gli darò da mangiare, io, per un anno? E se egli volesse lavorare, dove trovar lavoro e come farlo, quando deve studiare? Sentite, sentite, sono stata troppo ambiziosa, ho peccato di superbia, dovevo rimanere con mio figlio in paese, fargli fare il contadino, con quel pochissimo di roba che avevamo! Ho voluto farne un medico, un signore, ecco quel che mi è