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— Che è stato? — fu la prima a rompere il grave e dolente silenzio, suor Giovanna della Croce.
— Oh guai, grossi guai, sorella mia! — esclamò desolatamente la salernitana, mordendosi le grasse labbra violacee, per non rompere in lacrime.
— Che guai, che guai? Voi state bene? Errico sta bene?
— Sì, sì, sta bene, povero bel figlio mio, sta bene, ma non è questo, non è questo, zi monaca mia, il guaio che ci è capitato!
— Un grande guaio? — chiese, esitando, molto pallida, suor Giovanna della Croce.
— Grande, grande! Una cosa, Signore, Signore, che non ce la meritavamo, Errico e io, poveretti, che abbiamo lavorato e stentato, per tanti anni; non ce la meritavamo, suor Giovanna, con le pri-