Croce si accorse di quell’aspetto
nuovo e strano. Donna Costanza era una donna coraggiosa e allegra:
qualche volta andava in collera, ma triste non era mai. Le due donne si
guardarono in faccia, in quella nuda saletta di entrata, senza scambiare
una sola parola. E mentre donna Costanza si avviava verso la stanzetta
che serviva da salotto, da camera da pranzo, da dispensa, suor Giovanna
della Croce, invece di ritirarsi nella sua camera, la seguì. Senza
parlare, si sedettero una da un lato, l’altra dall’altro lato della
tavola, su cui era disteso un vecchio tappeto di lana: senza parlare, si
guardarono nuovamente in volto, e ognuna lesse nel volto dell’altra un
dolore vivo e sincero, uno schietto dolore che non temeva più la folla
della via, l’irrisione degli estranei, degl’indifferenti: e ognuna si
sentì, per sè, per l’altra, triste sino alla morte.