Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/261


— 237 —

serva, di queste sorprese, umiliandola con parole dure, come faceva spesso: e l’antica suora aveva chinato il capo, decisa a sopportare tutti quei maltrattamenti per amor di Dio. Però sempre, in queste volte, suor Giovanna della Croce aveva intravvisto il giudice a riporre del denaro nel suo portafogli, delle carte-monete rosse, da cento lire. Andava via, in queste giornate, il giudice Notargiacomo, più chiuso, più triste, più lugubre di tutte le altre volte. Ritornava più tardi, a casa. Qualche volta, don Gaetano Laterza, quello del terzo piano, diceva che aveva inteso passeggiare avanti e indietro, tutta la notte, il tetro magistrato.

Ebbene, malgrado l’età che le rendeva grave il servire, malgrado quei quattro piani di scale molto erte, che suor Giovanna della Croce doveva fare tre o quattro volte al giorno, malgrado l’asprezza