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— Voglio mettere il mio figliuolo in marina.
— Ah! — esclamò la monaca, trasognata.
— Sì, in marina. Il mio Vittorio, così si deve battezzare domani, col nome di Vittorio, perchè ha vinto la morte per lui e per me, — deve partire, per lunghi viaggi. Io piangerò molto quando andrà via; e sarò tutta tremante quando udrò il vento fischiare per le vie venendo dal mare e quando il mare inonderà la banchina di via Caracciolo, nei giorni di tempesta; e lo raccomanderò a Maria, stella dei naviganti, Ave Maris stella. E che gioia, zi monaca mia, quando egli ritornerà sano, salvo, bello, come un angelo, bello e forse come un eroe....
— Non parlate tanto, — mormorò la suora, tenuta ferma dalla mano della malata, immobilizzata, curva sul letto.