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così sottile come se non esistesse, sotto le coltri, quelle due mani più bianche del lenzuolo su cui si appoggiavano, inerti, con le dita allargate, con le unghie leggermente violette, tutto ciò commosse talmente il povero vecchio cuore pietoso della monaca, che ella si diede tutta quanta a quel dovere di carità, che non aveva mai compito.
— Come è disgustosa, quest’acqua, — mormorò la voce fiochissima di Maria Laterza.
— Il chirurgo ha detto che non potete bere acqua cruda, — rispose la monaca, china sul letto. — Volete qualche altra cosa?
— Sì, voglio che vi sediate più vicino a me.
Suor Giovanna della Croce trasportò il suo seggiolone proprio accanto al letto, presso al capezzale dell’inferma. Quella