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l’istinto della procreazione. Bisognò che, al solito, donna Costanza de Dominicis la sermoneggiasse, le dicesse che, fra gli obblighi di carità cristiana e di consolazione temporale, vi era pur quello di visitare e assistere gli infermi: che essa era da vario tempo nel mondo e che queste fisime di monaca se le doveva levare di testa, se voleva riunir qualche soldo, per farsi una tunica nera, un mantello nero, due bende bianche, due goletti bianchi. Senza volontà, abituata all’obbedienza, vinta oramai dal bisogno, piegata, oramai, malgrado la grande età, al lavoro servile, suor Giovanna della Croce andò rassegnatamente ad assistere Maria Laterza, al suo quarto giorno di puerperio. E quel povero volto magro di donnina minuta, leggiadra, estenuato dall’anemia, cereo sul guanciale, quel corpo immobile e costretto alla immobilità, ma