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tare di nuovo alla morte, il pericolo di una novella emoraggia non era escluso. Il povero marito che vedeva già tutto il disastro finanziario di quella malattia, aveva subito pensato, poichè vi era una monaca nel palazzo e poichè si sapeva che era poverissima, che costei, che suor Giovanna della Croce si sarebbe contentata di un paio di lire al giorno, anche vegliando la notte: le avrebbero dato anche il pranzo. Le altre monache, le vere infermiere, chiedono cinque, sei, e persino otto lire al giorno. La vecchia monaca, a quella chiamata, restò confusa, incerta: non aveva mai assistito malati, non avrebbe resistito a non dormire, la notte, forse: e poi, una puerpera, ciò la metteva in imbarazzo, le dava un senso di pudore offeso, tutto il vecchio pudore di chi ha tolto, dalla sua vita, il sentimento dell’amore, l’idea del matrimonio,