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simo, giaceva lungo distesa, con un sol cuscino sotto il capo, con le ginocchia sollevate, a impedire anche meccanicamente, in quella posizione, che una novella emorragia, certamente mortale, sopravvenisse. La puerpera era la signora Maria Laterza, abitante al terzo piano di quel palazzo, nel Vico Rosario Portamedina: al secondo piano abitava sempre Concettina Guadagno e al primo donna Costanza de Dominicis con suor Giovanna della Croce. Era una donnina magra e fine, Maria Laterza; con un gran mucchio di capelli castani che pareva le tirassero la pelle dal volto e la estenuassero, una donnina di trentaquattro anni, moglie di un impiegato al Banco di Napoli, non poveri, quei due, non ricchi, ma che si sapevano regolar bene sulle duecentottanta lire che riunivano, da un po’ di dote della moglie e dallo