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— Venite pure. La signorina è da questa parte.
Le quattro stanzette erano mobiliate con un certo lusso di paccottiglia, molto pretenzioso, con certe false tende turche, con certi ventagli di carta giapponesi alle pareti, con certi lumi a sospensione di falso bronzo dorato. Un odore di papier d’Arménie bruciato fluttuava nell’aria, nell’anticameretta. La signorina Concetta Guadagno era nel suo salotto, tutto mobigliato di una bourrette gialla e rossa, con fiori celesti; era distesa sovra una poltrona a sdraio e leggeva un romanzo di Montépin. Era una bella giovane, venticinquenne, bionda, bianca, rotondetta, con certi capelli biondi ricciuti che le nimbavano la fronte; portava una vestaglia di lana leggera celeste, con merletti bianchi, e certe babbucce turche, rosse, ricamate in oro. Il salotto era in penom-