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persona, avendo tutto dimenticato, in quei quarant’anni, e nulla avendo appreso o molto poco, in quei dieci mesi di permanenza, in casa di sua sorella; non aveva nessuna idea di quello che costasse un alloggio, una camera, in qualunque posto. Ripose la lettera fatale e il suo denaro nel portafogli. Sarebbe andata, infine: non sapeva e non voleva altro.
Si guardò attorno. Malgrado che ne fosse stata ospite per quasi un anno, ella non amava quella camera di casa borghese, a quel primo piano basso, dove salivano tutti i rumori, tutte le voci rudi della via e le parolacce e le bestemmie e gli odori nauseanti e l’alito vizioso di una via cittadina, abitata da gente fra povera e corrotta, fra misera e feroce. La camera era solinga e nuda, invero: ma la strada vi arrivava, vi entrava, con tutte le sue cose brutte, nelle persone, nei loro atti,