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vato dalla bocca, per dartelo! Cinquanta lire! Te ne farai un cataplasma, di queste cinquanta lire: e io pure! Hai sciupato novecentocinquanta lire: e qui ci sfrattano dalla casa! Hai gittato il tuo denaro e se ti serve una tonaca, domani, chi te la fa? Se ti ci vuole un paio di scarpe, chi te le fa? Gittare questo denaro, così! Sempre una pazza sei stata, sempre, da quando ti andasti a far monaca per Silvio...!

Suor Giovanna della Croce sopportava in silenzio tutta la collera di sua sorella, raccomandandosi mentalmente a Dio, perchè le desse una pazienza sublime. Era vecchia, era stanca, era triste: ma il rinfaccio crudele della sua miseria e del suo abbandono, il rinfaccio del tetto e del cibo datole quasi in elemosina, e quel costante, perenne ricordo del suo amore per Silvio, facevano ardere il suo lento sangue