creatura umana, e
tutta la sua miseria, con tutte le sue perfidie e tutte le sue viltà,
vive nelle opere vostre, ma vi nasce, accanto, per medicina, per
balsamo, per assoluzione, questa compassione che Dio mise in Voi, come
un dono supremo. Tutto l’orrore del male che ci nausea e che ci
sgomenta, quest’orrore che gitta al pessimismo e all’ateismo, tante
menti fatte per credere e per amare, quest’orrore del Male, voi non lo
sfuggite, voi gli andate incontro, voi lo affrontate, e lo combattete
con la bella carità di uomo e di poeta, e con la stessa carità, lo
vincete. Felice voi, che come artista non foste mai duro e non foste mai
crudele! Felice voi che, come artista, non faceste mai versare delle
lacrime e trovaste sempre il modo di rasciugarle, con una sublime
filosofia morale, ove rifulge tutta la vostra bontà! Questo potere
benefico circondi il povero capo di suor Giovanna della Croce e gli dia
l’aureola della compassione umana: aleggi intorno alla sua