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— Scusate, zi monaca, ma debbo dire qualche cosa a Vincenzino. — E schiuse i cristalli, lasciando entrare il freddo di una giornata rigida di febbraio; si mise a parlare col giovanotto di rimpetto, che aveva aperto i cristalli, con voce moderata, dalla soglia del balcone. Come aveva cercato di non vedere, triste, imbarazzata, la vecchia monaca tentò di non ascoltare, e s’immerse in altre orazioni, sebbene avesse finito il rosario. Clementina cercava di parlare nitidamente, ma piano, e dal fondo della stanza suor Giovanna della Croce dovette, per forza, udire le ultime parole del colloquio d’amore:

— .... Stasera, stasera.

Clementina chiuse i cristalli, rientrò nella camera: dalla sua parte, il giovanotto era sparito. Animata e colorita, durante quella breve scena di amore,