Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/156


— 132 —

suor Giovanna, — mormorò suor Francesca, toccando i fuselli.

— Venderli? E che me ne darebbero? Io non conosco nessuno. Così potessi! Questo merletto serve per l’altar maggiore della chiesa, qui, del Consiglio....

— È bello: uno simile, lo potreste vendere.

Tacevano. Imbruniva. Le loro persone si abbandonavano, stanche, abbattute, nelle vesti nere. Il volto molto bianco, di un bianco di cera, di suor Francesca delle Sette Parole si distingueva, nelle prime penombre: quello bruno e sottile di suor Giovanna si riempiva di ombre.

— Voi passate le giornate, qui, suor Giovanna?

— Sì; dirimpetto, vedete, abitano persone silenziose e solinghe, che non