Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 120 — |
mi burla e mio nipote Francesco dice che l’ostentazione è un peccato anch’esso. Così, per non farmi notare, ho smesso il digiuno del giovedì, Francesca. Ma, che volete? non ne ho più l’abitudine, di mangiare in quel giorno, e ogni boccone mi pare che mi strozzi.
— Se ho voluto tenere accesa una lampadina innanzi al Sacro Cuore, — riprese suor Francesca delle Sette Parole, sempre a bassa voce, — ho dovuto e debbo comperarmi l’olio da me. I miei parenti sono avarissimi. Del resto sono molto poveri, marito e moglie, e sono stati ben fortunati di non aver avuto figli: quel poco che hanno basta appena appena a loro. Io non ho il coraggio di chieder loro nulla. Per due mesi, dopo che ci hanno cacciate dal convento, mi hanno tenuta con loro, senza farmi pagar niente, ma sono stati dei gravi sa-