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quindici lire di mesata e uno scarso pranzo: ella non finiva di borbottare.
— Hai portato il caffè? — le chiese la monaca.
— Caffè? Non avevo denaro, — rispose l’altra, levando le spalle.
— Grazia, non te ne ha dato?
— No. Doveva comperarsi una scatola di cipria per sè e un paio di guanti per la signorina: come poteva pensare al caffè? — brontolò la serva.
— Tieni: va a comperarlo, — disse suor Giovanna, mettendo la mano in tasca.
— Datemi anche i soldi per il latte, allora. Sapete che il signorino ama il caffè e latte.
— Il signorino non vi è, — soggiunse la suora, a voce bassa e tremante. — Non è rientrato.
— Tornerà più tardi, — disse indifferentemente la serva.