Fanelli aveva
l’aria dolce e ridente di suo padre, e una seduzione fisica che egli
rendeva più grande, occupandosi moltissimo della sua persona, perdendo
un tempo grande alla sua toilette, spendendo tutto quello che gli
davano e che soleva portar via a sua madre, in abiti, in camicie
eleganti, in cravatte, in cappelli alla moda, profumandosi da capo a
piedi, portando anelli di brillanti al dito e fiori all’occhiello. La
sua seduzione fisica non era inconscia: sapeva di esser un bel giovane
ed adoperava questo suo potere con tutti, sorridendo, mostrando i suoi
denti bianchi, facendo brillare dolcemente i suoi occhi, dicendo delle
frasi con la sua voce molle, un po’ femminile, delle frasi che, quasi,
egli cantava. La madre e la sorella erano costantemente in collera
contro lui, per la sua indolenza, per la sua indifferenza, per il suo