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pre aperto. Quel silenzio, quella solitudine, le piacevano. Una o due volte, nella notte, risvegliandosi dal sonno leggiero dei vecchi, le era parso udire delle grandi risate sghignazzanti, delle voci roche, che venissero dal Vico Primo Consiglio: aveva pensato che, nella notte, delle comitive di ubbriachi, venuti dalle cantine di via Settedolori, di via Formale, delle Chianche della Carità, discendessero verso Toledo: e si era raddormentata. Di giorno, il Vico Primo Consiglio era deserto e la casa dirimpetto muta e cieca.

Prima di mettersi in giro, per la casa, suor Giovanna della Croce, poichè le era stata concessa la bella consolazione di comunicarsi, volle passare un po’ di tempo in raccoglimento, meditando sul dono mistico che era in lei. Come a suor Orsola, nei buoni tempi della sua felicità