più vivamente l’improvviso soffio della tramontana, per
le vie deserte napoletane. Non veniva di lontano: era stata nella chiesa
del Consiglio, sovra la via Magnocavallo, ad ascoltare la prima messa,
come ogni giorno: una prima messa che si diceva alle sette del mattino e
che solo poche popolane, qualche pinzocchera, qualche mendicante,
ascoltava, nella penombra della non grande chiesa, mentre il vecchio
sagrestano trascinava i passi, tossendo e scatarrando, mentre il prete
appena appena si voltava verso il popolo assente, mormorando le parole
sante. Suor Giovanna della Croce si era, quella mattina, anche
comunicata. Quando, nel tempo felice della sua vita monacale, era
sepolta viva in suor Orsola, il suo confessore don Ferdinando de
Angelis, le dava il diletto spirituale della comunione una volta la
settimana, sempre il venerdì, in