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storia di due anime 59


passo di questa sposa che penetrava, quietamente, fra la folla, la quale le si serrava addosso, folla curiosissima, ardente, dando in isvariati commenti:

— Possa tu esser benedetta!

— Possa tu riempire di ricchezza la casa!

— Buona salute!

— Figli maschi!

— Bella di faccia, bella di core!

— Beato te, che te la porti!

Lo sposo, adesso, stringeva più forte, al suo braccio, quello della sposa: essi andavano avanti, a grande stento, divisi dal resto del corteo; spesso, dovevano fermarsi. Alle loro spalle, un uomo grande e forte, con aria di autorità, distribuiva dei soldi ai mendicanti, e il tumulto della ricerca, l'accapigliarsi dei poveri, i clamori dei malcontenti, induceva gli sposi a non voltarsi. Un turbamento grande si diffondeva sul viso dello sposo, che, ogni tanto, soffocato fra la gente, si arrestava, indeciso. Ella, invece, serena, dalla fisonomia immobile, sentiva addosso quegli sguardi, sentiva, quasi, addosso, quegli uomini che la spingevano, che sorridevano, che pronunciavano delle parole di ammirazione vivaci e, insieme, qualche parola salace: e non dava segno di vedere, di udire. Due volte, anzi, fu ella che tirò il braccio dello sposo, per incitarlo a camminare.

— Andiamo, andiamo — disse, quasi senza muovere le labbra.

Sì, quasi ella lo conduceva, tanto egli pareva, adesso, confuso e smarrito. Erano entrati nel vicolo della Madonna dell'Aiuto, e la folla si faceva più