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storia di due anime 125


— Tu puoi campare molti anni ancora, Mariangela!

— Ma non posso più servire — ella replicò, sempre con umiltà, a capo basso.

— E come vivrai, poveretta? La casa non basta.

— Ho qualche soldo, da parte, dopo tanti anni, che servivo qui: io non spendevo nulla, papà vostro e voi, eravate così buoni! Non pensate; avrò sempre un tozzo di pane.

— Oh Mariangela, Mariangela, tu te ne vai! — disse lui, dolorosamente. — Te ne vai, così, dopo tanti anni! E Anna lo sa?

— Lo sa — disse l’altra, con tono rassegnato.

— E che dice? Che ti ha detto?

La vecchia domestica non rispose. Mimì ebbe l’animo attraversato da un sospetto.

— Non ha detto nulla, per trattenerti?

Mariangela gli levò gli occhi sul volto e, a bassa voce, confessò la verità.

— È lei che mi ha licenziata.

— Lei? Lei?

— Sì, lei.

— Licenziata, proprio?

— Oggi. Prima di uscire. Per la fine del mese.

— E perchè? perchè?

— Dice che sono vecchia, che non posso più servire, che non ho mai saputo servire. Sono vecchia, io; ed essa ne vuole una giovane — disse rapidamente, tremando, la poveretta. E per umiltà di animo cristiano, soggiunse: