aspro, rovente, e ogni cosa di noi travolgi, e tutto distruggi, e tu solo esisti, e tu solo grandeggi in noi, imponente e solenne, maestoso, o Dolore! L’anima designata, in cui tu metti il tuo trono spirituale, sente, ad un tratto, moltiplicarsi tutte le sue energie, ed esaltarsi tutta la sua possanza: e le cime inaccesse, così vicine al Divino, sono toccate in una vertigine di strazio e di pianto. Ove tu prolunghi la tua dimora, o Dolore, le grettezze, le bassezze, le trivialità che contristano e deturpano l’uomo, spariscono innanzi alla tua grandezza: e le più sconosciute virtù si fanno preclare, e
innanzi alla luce del mondo e nel