niera di praticarlo; non l’amore del prossimo, ma le sue tendenze novelle. Il sentimento dei nostri doveri umani, è diventato più rude e più pesante; le nostre responsabilità verso noi stessi, verso la famiglia, verso la società, si son fatte più austere e più rigorose; la solidarietà umana, nelle tristezze e nelle consolazioni, è diventata così vasta, che serra il mondo. Ah, non ci è più dato, e Dio non lo permette, forse, di fuggire i vani clamori della folla, di fuggire le tentazioni e le lusinghe, di fuggire le battaglie e le sconfitte, per chiuderci in un candido chiostro taciturno, sino alla morte! Dio non lo permette, e vuole