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un innamorato dell’italia 115

per l’amore; noi siamo ciechi e sordi e ottusi, e gli entusiasmi di de Stendhal ci stupiscono segretamente! Poveri, poveri noi, se non vediamo più il paese nostro come egli lo ha visto, in mezzo alle vicende amare del principio del secolo, ma bello, ma giovane, ma lieto, ma amoroso, ma capace di vivere per un puro sogno e di morire per un nobile sogno; poveri noi, se l’Italia idolatrata da de Stendhal, non è anche la nostra Italia! Vorrebbe dire che ogni vivo zampillo di poesia è inaridito in noi, che ogni trasporto del sentimento lascia inerte il nostro cuore, che ogni slancio della nostra fantasia è spento, nel torpore ul-