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un innamorato dell’italia 105

tore in Enrico Beyle e la sua maggior figura in Mosca della Rovere. Basterebbero le figure della principessa di Parma e del principe ereditario, della favorita del principe e della marchesa Roversi, capo del partito di opposizione; basterebbero quelle subitanee disposizioni e quegl’improvvisi favori; basterebbero quegli intrighi, quei raggiri, quelle vendette oscure, quelle mène, quei lavori sotterranei dell’ambizione, della vanità, della cupidigia, che balzano, vive, dalle pagine del romanzo di de Stendhal, per dirci quello che in ogni corte italiana formasse il sostrato umano della politica.

Basta, certo, basta, il caratte-