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60 canituccia


bina. Rideva, parlava, si stringeva al petto Ciccotto per non farlo scappare, e Ciccotto, con le corte gambe pendenti, grugniva tranquillamente. Canituccia correva di nuovo, pensando che avrebbe mangiato. Di lontano vide la figura di Pasqualina sul portone e a tiro di voce le gridò:

— Ho trovato Ciccotto, ho trovato Ciccotto bello!

Ben presto raggiunse Pasqualina e le consegnò trionfalmente il porcellino. Pasqualina, all’oscuro, sorrideva. Rientrarono in casa e Ciccotto fu portato nel suo stabbiolo, dove mangiò e si addormì immediatamente. Canituccia, ansante, aveva seguito tutte quelle operazioni. Aveva fame anche lei come Ciccotto. Seguì Pasqualina in cucina, guardandola coi suoi grandi occhi selvaggi che non sapevano chiedere. Poi sedette sullo scalino del focolare, senza dir nulla. La contadina si era seduta sulla panca ed aveva ricominciato il suo rosario. Pregava monotamente e senza fervore. La