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154 salvazione


— La mamma... la mamma...

Quasi volesse sottrarsi a questa mestizia, prendeva le mani di Cesare, lo guardava negli occhi, dicendogli:

— Dimmi di te, amore, dimmi di te.

Cesare sorrideva, fumando ancora la sua sigaretta, nella beatitudine dello spirito appagato e tranquillo.

— Io sono stato un bimbo molto robusto, molto chiassoso e molto violento, amore. Ecco tutto.

— E niente altro?

— No, cara, niente altro.

— Allora... — diceva lei, crollando il capo — dimmi del tuo bambino.

Cesare si faceva serio per un istante e la fissava, come diffidente. Ma vedeva negli occhi di Flavia tanta umile curiosità, tanto interesse affettuoso, che il suo sospetto si dileguava. Allora, col suo sorriso orgoglioso di padre felice, egli le parlava del suo bimbo, che si chiamava Paolo come il nonno, che non voleva