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gli spostati 141


bambino è amico della Marini, la Tessero lo ha baciato, la Campi gli ha donato dei confetti ed egli ha fatto una passione per la Pietriboni. È un bimbo che non ha mai sonno, a mezzanotte; e quando rimane in casa, invano la serva cerca di narrargli le favole: egli è nervoso, non può dormire. Ha imparato a leggere sopra un giornale e sa gli pseudonimi di suo padre. Non sa scrivere ancora bene e già compone brani di cronaca. È un bimbo che ha sempre male allo stomaco, perchè in casa sua ora si pranza all’una, ora alle otto, ora si beve il Bordeaux, ora il vinello acido. Egli conosce già il modo di licenziare un amico importuno e impara quello di burlare i creditori; ha assistito a un sequestro, mentre sua madre, pallida, piangeva, e suo padre era scomparso. Sono già due o tre volte che suo padre se lo abbraccia strettamente, e baciandolo, gli dice sottovoce di essere buono, di non dare dispiaceri alla mamma: e una di queste volte il papà è tornato a casa, disteso in una carrozza, svenuto,