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140 gli spostati


quelli di quart’ordine, stanze fredde ed incomode, senza tappeti, col letto stretto e duro. Questo bimbo ha già pranzato in tutte le trattorie, ha preso il gusto delle pietanze complicate e degli intingoli piccanti: egli sa chiamare il cameriere e ordinargli del vitello alla salsa di tonno e una maionese di arigusta. Prima di entrare egli dice al papà: Papà, se abbiamo quattrini, voglio la pernice coi tartufi. E il papà gliela fa portare: mentre il giorno seguente si pranza a casa in fretta, con un semplice arrosto di capretto, circondato da molte patate. Il bimbo è già stato in tutti i teatri e ha inteso l’Aida, il Lohengrin, il Faust e il Poliuto: egli ama l’Aida per i morettini, il Faust perchè vi è un bel diavolo, ma tollera appena il Lohengrin perchè vi è il cigno, e non può soffrire il Poliuto perchè non vi è nulla di tutto questo. Ama molto la Durand e la Singer: delle altre non si cura. La prosa lo interessa meno della musica, ma ci va per le attrici. Negli intermezzi il padre lo mena sul palcoscenico: questo