Pagina:Serao - Mors tua.djvu/206


― 198 ―

egli è a letto ed è sommerso in quel sonno duro, di cui egli dorme, ogni notte, senza un sol sogno, da che il costume di guerra si è inciso e si è profondato, in lui. Ma come le ore della notte si fanno alte, egli entra in un leggiero dormiveglia, in cui il sogno compare e ondeggia e palpita, e si fa vita... Non è, colui che sogna, Camillo Moles, l’avvocato dei grandi delitti passionali, in una indecisa quasi fluttuante aula di giustizia, l’avvocato di tre anni prima, che deve difendere, con una irresistibile eloquenza, una donna colpevole, una straniera infame? Elia ha ucciso per il frenetico amor patrio... Ma la marziale, aerea figura di Massimo Capece si delinea, con un volto triste, tradito dalla sua mala sorte di guerra, ed ecco, si dilegua, sparisce: e, invece, è l’amico fidato, il malinconico tenente Paolo Sambucetti, che annoda il suo fazzoletto, sulle zollette intrise del sangue di Massimo Capece: un grido traversa il sogno, ed è quello del caporale Martinengo, che maledice la spia austriaca, la vampira del sangue italiano, sogno, sogno, quasi realtà, incubo opprimente! Confusione d’immagini, di colori, di suoni: a traverso tutto questo, un canto lievissimo, che giunge a tratti, che viene come un’eco, da così lontano e non è, forse, la voce di Barberina Moles, e perchè mai compare, costei, in questo penoso sogno, col suo viso di brunetta procace, le turgide labbra schiuse e protese al bacio e il morbido, tiepido corpo voluttuoso, che vuole avvinghiarsi? Camillo Moles si dibatte, faticosamente, nel dormiveglia, per far dileguare il sogno: e le figure, infatti, svaniscono, ma altre vi si sostituiscono, cioè Magda, la sua scialba e pesante sorella, tutta vestita di lutto... Perchè, Magda è mai fasciata di cordoglio, col velo fitto che l’avvolge e la cuffietta nera con l’orlino bianco di vedova, mentre Mario Falcone par che salga, veloce e ardito, per una ripida erta, lungo una muraglia di roccia, a picco, e sembra che vacilli, che perda terreno, che precipiti a valle, in un burrone, in un abisso, donde sale, dal fondo,