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58 LEGGENDE NAPOLETANE

bra profonda e delle bevande ghiacciate — perchè invero ci è intorno la violenza di una passione secca e rude, perchè ci sembra assistere allo spasimo e udire i singhiozzi convulsi della natura che muore nell’amore del sole. Le vie sono bianche, polverose e fulgide; le case gialle, rosse e bianche rifulgono; i colli sono splendidi di luce; il mare brilla tutto come un migliaio di specchi; sulla punta del cratere qualche cosa abbrucia e fuma ed il cielo è cupo nella sua serenità. Tutto è luce vivida, tutto è intensità di colore, ogni cosa si condensa; pare che si debbano spaccar le pietre, che le case debbano sbuzzar fuori, che le colline vogliano slanciarsi al cielo, che il mare voglia cangiarsi in metallo liquefatto e che la montagna voglia eruttare lave di fuoco — e tutto rimane immobile, tetro e grave. È per l’amore: voi certamente sapete che tutte le cose in Napoli, dalle pietre al cielo, sono innamorate.