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208 leggende napoletane

Sai che t’amo, so che m’ami; so che dobbiamo troppo avvicinarci. E neppure puoi parlarmi: così vuole il destino. Ma io t’amo; tu sei il mio cuore. L’anima mia è fatta di te; non sono io, sono te; se io muoio, tu morrai; se tu muori, io muoio. Come sei bianca, o divina fanciulla! I tuoi occhi sono trasparenti e chiari, non mi guardano; le tue guancie hanno appena una trasparenza rosea, le tue labbra sono pallide pallide, le tue mani sono candide come la neve, ed un fiocco di neve è il tuo manto. Hai tu freddo, cuor mio? Non sai che io ho la febbre, che il sangue schiuma e bolle nelle mie vene, come un’onda impetuosa? Sorridi? Puoi calmarmi così. Quest’ardor che m’infiamma, questo incendio che divampa in me, solo la carezza della tua gelida mano potrebbe domarlo, solo il tocco delle tue gelide labbra potrebbe assopirlo. No! Non allontanarti, resta, resta per pietà di chi t’ama. Non ti chiederò più nulla, creatura bianca ed innocente. Tu leggi in me, vedi che sono