Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
16 | LEGGENDE NAPOLETANE |
affidarsi ai flutti, sempre nemici degli amanti; partire per andare lontano, molto lontano, in terre inospitali, brune, dove è eterno l’inverno, dove il pallido sole si fascia di nuvole, dove l’uomo non ama l’uomo, dove non sono giardini, non sono rose, non sono templi…
Ma nei grandi occhi neri di Parthenope è il raggio di un amore insuperabile e nella sua voce armoniosa vibra la passione:
— Io t’amo — ella dice — partiamo.
⁂
Sono mille anni che il lido imbalsamato li aspetta. Mille primavere hanno gittata sulle colline la ricchezza inesausta, rinascente, dalla loro vegetazione — e dalla montagna sino al mare si spande il lusso irragionevole, immenso, sfolgorante di una natura meravigliosa. Nascono i fiori, olezzano, muoiono perchè altri più belli sfoglino i loro petali sul suolo; milioni e milioni di piccole vite fioriscono anche esse per amare, per morire, per rinascere ancora.