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provvidenza buona speranza | 189 |
come era fatto questo uomo strano, come vestiva, che cosa mangiava, quali erano le sue abitudini ed in che consisteva la sua stranezza.
Uditemi tutti attentamente che qui comincia il buono: questo uomo di cui vi parlo era lungo lungo come mai uomo può essere lungo, in modo che il popolo diceva sempre che egli era cresciuto all’umido e che la mamma aveva sempre avuto cura ad inaffiarlo perchè crescesse, quasi che egli fosse un alberetto e non un uomo. L’uomo lungo era anche molto magro, con certe gambe che ballavano nei calzoni, come un fodero troppo largo, con certe braccia che sembravano due aste sottili di mulino sempre in moto. I mulini li avete visti, nevvero? Si? Va bene; tiro innanzi.
L’uomo lungo e magro non era molto vecchio, poichè aveva tutti i capelli neri senza un filo bianco e gli occhi suoi, bruni come il carbone, brillavano come quelli di un giovanetto, ma la pelle del viso era gialla come la cartapecora dei libri di vo-