potenze del mare! Piansero le Nereidi, piansero le Sirene, Venere fu offesa e Poseidone è in collera.
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Servilia ride e gorgheggia. Lucullo è alla sua villa di Tuscolo. Ella è stupenda di bellezza e la vita è un dono altissimo. La vita nell’amore, nella ricchezza, nel lusso, nei piaceri più delicati, nelle follìe più costose. Essere giovane, essere piena di salute, essere ricca, essere felice, essere ammirata, festeggiata, amata, idolatrata o perchè la vita salga all’ultima vibrazione, amare! Ma il mare rumoreggia sordamente, la terra si scuote, un orribile scricchiolìo s’ode, un grido feroce che sale al cielo, le onde sorgono in tompesta, e la isola Megaride scompare nel vortice delle acque, inghiottita con la villa, i giardini, i vivai, la bellezza, l’orgoglio, ed il primo momento d’amore di Servilia...
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— Libiamo agli Dei infernali — disse tranquillamente Lucullo, nella sua villa