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84 | La grande fiamma |
il marito, che non le lasciava un’ora di libertà: qualche volta soltanto, quando ella andava in chiesa, poichè ella era cattolica e lui ateo. Bene, la cercai in chiesa: ella tremava, povera piccola, poichè diceva che questo era un sacrilegio, un’offesa a Dio, il quale ci avrebbe puniti, nell’amore nostro. Ma non poteva fuggirmi come io non potea trattenermi dal seguirla dovunque, dovunque....
Ferrante e Grazia, ora si guardavano.
— Tanto che — soggiunse Giorgio, preso dall’amarezza eccitante della sua narrazione — tanto che qualche cosa fu detta al marito; e da un giorno all’altro egli decise di partire. Oh quella notte! Coi piedi nudi nelle pianelle, ravvolta in uno scialle, tremando di freddo e di paura, Anna ebbe il coraggio di lasciare la sua stanza, senza svegliare suo marito e di venire da me, disperata, soffocando i singhiozzi. Ogni minuto che passava, di quella notte, poteva metterci in pericolo di morte, entrambi, eppure non sapevamo dividerci, delirando di amore e di dolore. Quando dovette lasciarmi, ella s’inginocchiò per