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38 La grande fiamma

II.

Ella entrò nella sua stanza e vi si chiuse, buttandosi pesantemente sopra una poltrona: si sentiva morire di tristezza, sentiva di essere disamorata, crudele con Ferrante, eppure non trovava ancora uno slancio di tenerezza, un impeto di passione per fargli dimenticare tutte quelle noie, quelle punture, quei disinganni, quelle amarezze. Ma tanta gente era loro intorno, dovunque, alla stazione, in piazza, nell’albergo, gente estranea, è vero, ma curiosa, dall’orecchio teso, dallo sguardo acuto! Ella si era chiusa nella sua stanzetta, stanzetta piccola, linda, ma banale come tutte le stanze di albergo, ma fredda con tutto il lieto sole autunnale che vi entrava; Grazia si era chiusa lì dentro, e un profondo pentimento le veniva in cuore, pel modo come aveva trattato Ferrante; la propria ingiustizia verso quel