rise anche lei, per celare la vergogna di quella ridicolaggine. Più tardi ancora, Paolo Spada tornò a tradirla, come si tradisce una buona moglie fedele, con altre donne: ella lo seppe, ma non trovò la forza di voler morire, temendo troppo di esser chiamata la più scema fra le donne. Anzi, egli finì per confessarle le sue scappate, convincendola che erano necessarie alla sua vita d’arte, ma che egli amava sempre la sua cara sciocca. La quale sciocca donna non si convinse punto, di questa necessità del tradimento: vi si rassegnò, piuttosto, poichè voleva il suo destino, così, che ella, che sarebbe stata felice con un uomo limitato e buono e onesto come lei, fosse infelicissima con un grande artista.