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L'amante sciocca 277


non le spiegava bene, tutto: ella restava sospesa, pensando troppo per la sua piccola mente, affaticata, e non trovando più nulla. Se contrariamente, erano i soggetti di quei romanzi, di quelle novelle che la turbavano immensamente. Ella aveva letto, come tutte le donnine della sua levatura, dei romanzi di Montépin e di Ponson du Terrail, qualche romanzo di Dumas padre e qualcuno, italiano, di Guerrazzi: ma le istorie di Paolo Spada erano così stranamente diverse da quanto era stato il poco pascolo della sua fantasia! Tutti i protagonisti di Spada le sembravano degli ammalati o dei pazzi: spesso la inorridivano per il cinismo: e quando s’interessava a qualcuno, più simpatico, ecco, egli moriva. In quanto alle protagoniste, ebbene, ebbene, malgrado che qualcuna di esse fosse buona e virtuosa, malgrado che quasi tutte fossero immensamente infelici, per le lotte con sè stesse, col mondo e con l’amore, ebbene, Adele Cima le odiava, tutte! La innamoratissima donna leggeva i romanzi e le novelle, più col cuore che con la