Pagina:Serao - Le amanti.djvu/265


L'amante sciocca 255


improvvisa pietà che lo rese dolcissimo e amorosissimo verso la donna.

Questi amici di Paolo Spada la trattavano anche singolarmente. Alcuni la salutavano correttamente, ma non le dirigevano la parola; altri le indirizzavano delle frasi galanti in istile letterario; altri la riguardavano come un camerata e usavano familiarmente con lei, a grosse strette di mano, chiamandola Adele. Con quella intuizione delle persone semplicissime, ella sentiva che sotto la correttezza di alcuni si nascondeva il disprezzo; le galanterie in frasi fiorite la imbarazzavano e la facevano arrossire; le familiarità la turbavano. Qualche volta, malgrado la sua timidità, aveva sorpreso qualche parola che suonava caricatura per lei e certi sorrisi le sembravano dubbi. Ne aveva parlato a Paolo Spada:

— I tuoi amici mi ritengono per una stupida.

— No, cara.

— Credilo, è così.

— Da che te ne accorgi? Saresti diventata furba, per caso?