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L'amante sciocca | 235 |
dovi sovra, lievemente, le dita. — Voi avete scritto tutto questo?
— Sì, cara.
— È un romanzo?
— Sì, anima mia.
— Deve essere bello. Io ho letto pochissimi romanzi — ella concluse, posando il libro.
Guardò nuovamente i volumi nello scaffale:
— Ci mettete molto tempo per scriverne uno, di libro?
— Per lo più, molto tempo.
— Ah! — ella disse, chinando nuovamente gli occhi. — E siete solo quando scrivete?
— Solissimo. Qualunque rumore mi turba. La presenza di una persona, anche silenziosa, non mi fa scrivere.
— Sì? — ella disse, con un accento fra sorpreso e sgomento. — E perchè questo?
— Così — egli rispose, un po’ brevemente, non volendo darle altre spiegazioni.
Ella ebbe il contraccolpo di quella pic-