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162 Tramontando il sole


— Me? me? E perchè?

— Perchè voi solo ne siete degno — diss’ella, aprendo le braccia, chinando il capo, con un atto di umiltà.

— Clara, io sono uno sciocco, un malato, un infelice, io non merito questo — disse lui, turbatissimo, dando indietro, cercando fuggire.

— Voi siete l’anima più buona e più nobile che io abbia mai incontrata — ella disse, con un accento profondo di amore, che finì di sconvolgere Giovanni.

— Clara, voi avrete con me le maggiori delusioni. Io ho sofferto, io sono stanco, sono vecchio, oh quanto più di voi, così piena di vita, di vivacità! Clara, Clara, se sapeste quanto sono vecchio, e quanto sono stanco, non dareste al mio cuore questa tortura, questa nostalgia....

L’ultima parola era così imprudente! Superbamente, realizzando il suo invincibile bisogno di espiazione, ebbra di sacrificio, folle di sacrificio, ella gridò:

— Che importa? Fosse anche così, così mi piacete: fosse anche peggio, voglio amarvi così!