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94 | Tramontando il sole |
servò Giovanni Serra, quasi facendo una correzione di pura cortesia.
— Allora, tutto va bene, vi lascio insieme — concluse la gentile e frettolosa padrona di casa, allontanandosi verso gli altri gruppi che popolavano il suo salone.
Serra restò in piedi, presso la signora Lieti: e taceva. Malgrado la luce bonaria dei suoi occhi azzurri, la sua fisonomia aveva qualche cosa di austero, che contrastava con la mondanità dell’ambiente.
— Non sedete? — chiese Clara, reprimendo un breve moto d’impazienza.
Egli ebbe una fugace esitazione; poi, si sedette in una poltroncina, accanto a lei. A poca distanza da loro, tre signorine chiacchieravano e ridevano con due giovanotti.
— Perchè vi siete fatto presentare? — domandò Clara a Serra, rompendo il silenzio, parlandogli con una intonazione più intima nella voce.
— Non sono stato io. Mi ha detto, la signora Anna: venite, vi presento a una donna di spirito.