Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/82

72 la virtù

sce, mi aspetterà. Avevo dei quattrini, ma ho dovuto comprare le scarpette.

— Queste qui, lucide, dorate?

— Queste qui, core mio: niente meno costano sedici lire, da Carducci, un orrore di prezzo, ma vedi che tacco alto, che impuntura, che punta sottile!

— Sono bellissime.

— Giorgio adora i piedini ben calzati. Se tu sapessi, come sono strani, gli amanti! Io avevo dei fazzoletti semplici, di tela bianca, con una lettera I ricamata, mi restavano del mio corredo. Che! niente affatto, Giorgio vuole che io porti i fazzoletti di batista, con un merletto intorno, come questo.