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di checchina | 69 |
stracciona, con quella roba vecchia di cui si vergognava?
Una forte scampanellata la scosse: restò interdetta, non osando aprire, guardandosi intorno, ritta in mezzo alla tela gialla degli strofinacci. Chi poteva essere? Suonarono di nuovo, più forte. Bisognava aprire. Finì col chiedere a voce tremante, di dentro:
— Chi è?
— Amici; apri, Checca, sono io, Isolina.
— Ah! sei tu — disse Checca, come delusa, aprendo.
— Sola, eh? Quanto mi fa piacere! Un bacione, anzi due su questa bella faccia pallida. Che hai, core mio?
— Niente: non ho niente.
— Hai avuto paura che fossero i