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di checchina 51

bile, sarebbe parsa una stracciona, non lo poteva mettere. Non le restava che il suo vestito di lana foglia morta, quello che portava la sera prima, al pranzo, quello stesso, sempre quello, quell’unico. Non aveva altro, doveva da capo infilarsi quello e fare la medesima figura della sera prima, cioè quella di una povera meschina, che il marito tiene a stecchetto. Oh quel Toto così taccagno, così attento al centesimo, che discuteva ore intiere sopra la spesa di una mezza lira! Quel Toto così sospettoso di essere rubato, che riuniva la moglie e la serva nello stesso sospetto, e le vigilava, e le guardava con un certo sorriso maligno, il sorriso dell’uomo furbo a cui nessuno la fa,