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di checchina 41


La serva fece una smorfia, come se non volesse intervenire.

— Ce l’hai una lira, Susanna? — pregò la padrona con la voce e con lo sguardo.

— Come vuole che ce l’abbia? Alla grazia dei quattrini che mi consegna, la mattina! Tutto è caro, il beccaio è fuori del timor di Dio e alla verdura non ci si può avvicinare, per non far peccato d’ira e di superbia. Mi sono rimasti pochi soldi in tasca... — Contali, Susanna, fossero mai una lira — le tremava la voce e aveva le lagrime negli occhi.

— Appena appena otto soldi e ho da comprare il sale per la minestra e il cacio per la trippa.